„Viaggio in Europa“ del grande scrittore e diplomatico georgiano Sulkhan-Saba Orbeliani è
stato tradotto e pubblicato in versione italiana. Sulkhan Saba Orbeliani fu un insigne intellettuale, scrittore, lessicografo, monaco e ambasciatore georgiano del XVII-XVIII secolo.
Il “Viaggio in Europa” fu intrapreso dal 1713 al 1716 ed è la cronaca della sua lunga missione per conferire con coloro che riteneva i difensori della cristianità nell’Europa del Settecento, il Re Sole e il Papa Clemente XI, in cerca di aiuto e per liberare dalla prigionia persiana il futuro re della Georgia, Vakhtang VI.
Questa è la prima edizione in versione italiana, il volume è stato tradotto dal georgiano da
Manana Topadze Gäumann, traduttrice e docente di lingua georgiana presso l’Università di
Berna in Svizzera. Noi abbiamo avuto il piacere di intervistarla:
– Per iniziativa di chi è stato realizzato il progetto di traduzione del “Viaggio in Europa” di
Sulkhan-Saba Orbeliani?
– ll progetto è nato dal desiderio di far conoscere al pubblico italiano Sulkhan-Saba Orbeliani,
celebre scrittore, lessicografo, monaco e ambasciatore georgiano rendendo accessibile al
lettore di lingua italiana la sua opera «Viaggio in Europa» che offre uno sguardo in un certo
senso inedito e avvincente sulla storia d’Italia dei primi anni del Settecento. L’opera è stata
pubblicata dalla casa editrice “Il Saggio”, costantemente impegnata nella promozione della
letteratura georgiana. Il progetto editoriale è stato realizzato con il sostegno della Casa degli
Scrittori della Georgia.
– Qual è stata la ragione dietro la scelta specifica di tradurre questa opera?
– Negli ultimi anni si osserva un aumento delle pubblicazioni in italiano di scrittori georgiani
contemporanei, una tendenza positiva che evidenzia la vivacità della scena letteraria
georgiana. Tuttavia, è sorprendente constatare che le traduzioni di autori classici siano rimaste
piuttosto limitate. Uno dei motivi di tradurre “Viaggio in Europa” di Orbeliani è stata proprio
quello di presentare al pubblico italiano un autore classico della letteratura georgiana. Inoltre,
va sottolineato che tra la Georgia e l’Italia da secoli persistono rapporti diplomatici e culturali.
Pertanto, è parso del tutto naturale presentare al lettore italiano la traduzione di quest’opera,
evidenziando così il legame storico e culturale che unisce i due paesi.
Il testo non si riduce solo alla cronaca diaristica della missione. L’autore descrive
minuziosamente le città italiane, la vita delle Corti, gli incontri con i personaggi storici e le
autorità religiose, gli usi e i costumi, in particolare religiosi, dell’epoca. L’opera è preceduta da
una prefazione e da un’introduzione. La prefazione a cura di S.A.R. Khétévane Bagration de
Moukhrani, Ambasciatore di Georgia presso la Santa Sede, presenta al lettore la figura di
Sulkhan-Saba Orbeliani e fornisce allo stesso tempo un quadro esaustivo del contesto storico
che avvolge l’autore e la sua significativa missione diplomatica. Nell’introduzione di Gabriele
Fontana viene delineato in modo dettagliato il complesso e instabile panorama politico
dell’Europa di quegli anni e vengono evidenziate le numerose dispute territoriali tra le potenze
coinvolte.
– Quando e dove avrà luogo la presentazione del libro?
– La data e il luogo della presentazione del libro sono ancora da definire.
– Dove si può acquistare il libro?
– Il libro è disponibile nelle librerie nonché sui diversi siti online di vendita dei libri e
ovviamente anche sul sito della casa editrice “Il Saggio”.
Sulkhan-Saba Orbeliani è stato uno scrittore e diplomatico georgiano, di famiglia aristocratica, per i suoi studi
brillanti fu nominato precettore del principe Vakhtang, il futuro re Vakhtang VI di Kartli. Nel
1686 cominciò a scrivere l’opera didattica “La saggezza della Menzogna” composta da 110
favole, proverbi e storie provenienti dal repertorio dei cantastorie girovaghi e della
letteratura popolare georgiana. La prima edizione a stampa risale al 1859, e vide la luce a
San Pietroburgo. All’età di quaranta anni lasciò la famiglia, donò le sue terre ai fratelli, e si
fece monaco nel monastero di Giovanni Battista a Davit Garedzha, nella Georgia orientale,
assumendo il nome ecclesiastico di Saba. Nel 1701 si convertì al cattolicesimo, ed entrò
nell’ordine di San Basilio. Il re Vakhtang VI lo chiamò a corte come consigliere nel anno 1703,
poco dopo la sua ascesa al trono e gli permise di realizzare la prima casa editrice georgiana.
Poi, a causa della forte pressione militare esercitata sulla Georgia dai Safavidi e dagli
Ottomani, Vakhtang VI incaricò Sulkhan-Saba di recarsi in Francia, alla corte di Luigi XVI e di
visitare a Roma il pontefice Clemente XI per stringere alleanze. La missione in Europa durò
dal 1714 al 1716, e politicamente fu un fallimento. Dopo il rientro in Georgia, dal 1716 al
1720, scrisse della sua esperienza europea nel libro “Viaggio in Europa”, che fu il primo libro
di viaggio della letteratura georgiana. Ma la sua più grande fatica letteraria fu ill “Dizionario
gerogiano”, un lavoro monumentale che comprendente 50.000 lemmi, che lo impegnò per un
trentennio (1686-1716). Ogni lemma non contiene solo il significato della parola, ma registra
anche le varianti popolari o arcaiche, e l’etimologia. Nel 1724 andò in esilio in Russia, dove
morì nel 1725.
A cura di Nina Mamukadze – Giornalista georgiana in Italia e direttrice generale di
ErmesTV