Il 26 maggio la Georgia ha celebrato il 33esimo anniversario dell’indipendenza dall’Unione sovietica.
La data del 26 maggio va a ricordare l’Atto d’Indipendenza del 1918, redatto dalla Repubblica Democratica della Georgia dopo la rivoluzione del 1917.
In occasione, il 6 giugno, l’ambasciata di Georgia presso la santa sede e SMOM, in palazzo della Cancelleria a Roma, ha organizzato il concerto di musiche GIYA KANCHELI, 12 Miniature dalle musiche per il cinema e il teatro (versione per pianoforte e fisarmonica) di PIETRO ROFFI, fisarmonica ALESSANDRO STELLA, pianoforte, una serata magnifica dedicata alla festa nazionale della Georgia.
Tra gli ospiti erano presenti gli ambasciatori di diversi paesi accreditati presso la Santa Sede e i rappresentanti della diaspora georgiana da tutta Italia. Dopo il concerto, gli ospiti hanno avuto l’occasione per la degustazione degli ottimi vini e pietanze georgiane.
Il Giorno dell’indipendenza della Georgia – è la ricorrenza nazionale della Repubblica di Georgia
La festività nazionale si celebra il 26 maggio di ogni anno e commemora l’adozione dell’atto di indipendenza e la conseguente istituzione della Repubblica Democratica di Georgia il 26 maggio 1918, in seguito alla Rivoluzione russa del 1917. Principale artefice dell’indipendenza della Georgia del 1918 fu il politico e giornalista Noe Zhordania, che fu anche leader della Repubblica democratica di Georgia.
La Giornata dell’Indipendenza nazionale si celebra con sfilate militari, concerti, giochi pirotecnici, discorsi politici in cui vengono sottolineati i valori dell’indipendenza e dell’identità nazionale e culturale della nazione georgiana. Viene celebrata, quindi, la storia e la cultura georgiana, ricca di avvenimenti e glorie nazionali.
GIYA KANCHELI – Il più illustre compositore contemporaneo georgiano
Nato a Tbilisi nel 1935 ed è vissuto in Europa occidentale dal 1991. Un senso di esilio, un desiderio per un tempo e un luogo irrimediabilmente perduti sono preoccupazioni ricorrenti nella sua musica. Dopo aver studiato pianoforte e composizione al conservatorio di Tbilisi, Kancheli ha seguito un percorso familiare per i compositori dell’era sovietica che resistevano ad aderire all’establishment musicale sovietico: ha scritto per il teatro e il cinema, il che gli ha permesso un certo grado di libertà poiché questi generi esistevano largamente al di sotto del radar dei censori ufficiali. Come membro dell’avanguardia sovietica, si distinse rapidamente dai suoi colleghi sviluppando uno stile personale e riconoscibile. Molto interessato alle grandi forme compositive, scrisse, nel 1984, l’opera “Music for the Living” con Robert Stura, e Sette Sinfonie. Il compositore Rodion Shchedrin ha definito Kancheli “un asceta con il temperamento di un massimalista – un Vesuvio contenuto”. Molte delle sue opere si svolgono silenziosamente con un impulso lento e misurato, intervallato da scoppi violenti che sono davvero vulcanici nella loro improvvisa e irruenta forza. La musica del distacco, del lamento e della commemorazione è anche molto presente nell’opera di Kancheli, non da ultimo nel ciclo ‘Life without Christmas, scritto tra il 1990 e il 1995. Nel 2010 la ECM ha pubblicato l’album “Themes from the Songbook”, che presenta per la prima volta 20 Miniature tratte dalla musica di Kancheli per il cinema e il teatro. Fra le sue ultime opere si ricordano “Chiaroscuro” per quartetto d’archi (2011), il Quintetto per fiati (2013) e Nu.Mu.Zu (2015), presentato in anteprima dalla National Orchestra of Belgium. Nel 2018 ha realizzato una versione per flauto e pianoforte della sua “Ninna Nanna per Anna” per Mauro Conti e Alessandro Stella, che l’hanno registrata in prima mondiale, con il sostegno dell’Ambasciata di Georgia presso la Santa Sede. Giya Kancheli è scomparso il 2 ottobre 2019 dopo una lunga malattia.